Questi 7 segnali psicologici ti aiutano a capire quando una persona ti sta mentendo: non sottovalutarli o potresti pentirtene.
I nostri gesti parlano al pari delle parole. Ecco perché dal modo in cui ci muoviamo è possibile capire le nostre reali intenzioni, anche quando entrano in contraddizione con ciò che diciamo. La comunicazione, infatti, è caratterizzata solo in minima parte dalla componente verbale (7%).

Per il resto è composta da un livello paraverbale (38%), cioè il modo in cui parliamo e quindi il tono di voce, le pause, il ritmo eccetera, e da un livello non verbale (55%), che ha a che fare con la corporeità ovvero la postura, la gestualità, lo sguardo, le espressioni del volto e via dicendo. Motivo per cui, osservando bene una persona, è possibile capire perfino se ci sta mentendo. A tal proposito, ecco quali sono i 7 segnali psicologici che dovrebbero far scattare in noi un campanello d’allarme.
Come capire se una persona sta mentendo: 7 segnali da non sottovalutare
Per quanto possa richiedere uno sforzo notevole, osservare alcuni dettagli del modo di esprimersi del nostro interlocutore può aiutarci a capire se sta mentendo. In particolare, bisognerebbe fare attenzione a questi 7 segnali psicologici.

- Cambiamento del linguaggio del corpo: chi mente di solito evita il contatto visivo e compie movimenti inconsci che lasciano trasparire un certo nervosismo. Inoltre, tende ad essere rigido e poco rilassato, con movimenti spesso innaturali. Infine, il suo corpo potrebbe risultare inclinato leggermente verso l’uscita, come segnale di fuga.
- Discrepanza nel linguaggio verbale: colui che sta mentendo tende a fornire troppi particolari e a prendere tempo ripetendo le domande del suo interlocutore prima di rispondere. In più, il suo modo di parlare può apparire pieno di pause e il tono di voce può subire improvvise variazioni di volume.
- Uso di ripetizioni e frasi fatti: spesso le persone che mentono nei loro discorsi inseriscono troppe frasi fatte e ripetono sempre gli stessi particolari come a voler rafforzare la propria posizione.
- Contraddittorietà tra parole e gesti: le espressioni facciali possono tradire emozioni diverse rispetto alle parole. Anche i sorrisi falsi e forzati potrebbero essere indice di menzogne, così come gesti e parole non coordinati.
- Cambiamenti fisiologici: spesso le persone quando mentono sudano più del solito, diventano rosse in viso, respirano in modo affannato ed hanno le pupille dilatate.
- Dare risposte poco precise o aggressive: chi mente cerca di solito di cambiare argomento e si mette sulla difensiva.
- Narrazione dei fatti incoerente: i fatti narrati non seguono un filo logico temporale. Oppure un racconto può apparire troppo perfetto. Entrambi i comportamenti fanno pensare che il nostro interlocutore sta dicendo una bugia.
Attenzione a non confondere alcuni di questi segnali con un atteggiamento semplicemente timido e riservato. Per riuscire a smascherare il proprio interlocutore occorre sicuramente un po’ di pratica. Nel frattempo, a meno che non sia palese, concedigli almeno il beneficio del dubbio!