Il 13 gennaio è morto, all’età di 82 anni, il fotografo Oliviero Toscani a casa dell’amiloidosi, una malattia poco conosciuta ma molto aggressiva. Ecco di cosa si tratta.
Genio creativo e rivoluzionario, Oliviero Toscani è stato un fotografo visionario che è morto il 13 gennaio all’età di 82 anni. Nell’agosto 2024 aveva reso pubblica la sua malattia, l’amiloidosi.
Poco conosciuta, questa malattia è molto aggressiva. Ecco da cosa si caratterizza, i sintomi e i possibili trattamenti.
I sintomi e le cure dell’amiloidosi
È di pochi giorni fa la notizia della morte del fotografo Oliviero Toscani, deceduto a causa dell’amiloidosi, una malattia rara, poco conosciuta, ma molto aggressiva. Per amiloidosi si intende infatti un gruppo di malattie rare causate dall’accumulo di proteine, prodotte dal nostro organismo, che si depositano negli organi sotto forma di piccole fibre e li danneggiano.
In un soggetto sano le proteine, costituite da una serie di aminoacidi, si piegano in una forma tridimensionale. Se invece si aggregano in forma anomala, si produce l’amiloide, una sostanza che si può accumulare in organi e tessuti, causandone il malfunzionamento. Gli amiloidi si possono concentrare quindi in una sola una parte del corpo, e allora si parla di amiloidosi localizzata, oppure in più organi, e allora si parla di amiloidosi sistemica.
Di conseguenza i sintomi dell’amiloidosi dipendono dall’organo che colpisce. Se ad esempio i depositi amiloidi colpiscono i reni, allora i sintomi che si potranno accusare sono: ritenzione idrica (edema), stanchezza, debolezza e perdita di appetito. Se invece l’amiloide si deposita nel cuore, ne causa un aumento delle dimensioni e un’incapacità di pompare correttamente il sangue, quindi mancanza di respiro.
Si possono verificare anche altri sintomi come:
- vertigini o sensazione di svenimento
- intorpidimento o sensazione di formicolio alle mani e ai piedi
- urina schiumosa
- battito cardiaco irregolare (aritmia)
- dolore toracico (angina)
- disfunzione erettile
- diarrea o costipazione
- macchie di sangue sulla pelle
- sindrome del tunnel carpale
- lingua allargata
Attualmente non c’è una cura efficace per rimuovere i depositi amiloidi, tuttavia si possono eseguire trattamenti per ridurli. Ad esempio ci si può sottoporre alla chemioterapia per eliminare le cellule del midollo osseo anomale e impedire che producano proteine anormali. L’aspettativa e la qualità di vita dei soggetti colpiti da amiloidosi dipendono dall’estensione dei depositi amiloidi, dall’età, dalla salute generale e dalla risposta del paziente alle cure.